Le castagne sono il frutto simbolo dell’autunno gradite e apprezzate da tutti. Impariamo a conservare le castagne e la loro farina per non sprecarle, ma piuttosto per utilizzarle a nostro piacimento durante tutto l’inverno.
Le castagne sono buone sia arrostite che bollite, sia impiegate in ghiotte ricette che richiamano alla mente il fuoco del camino e il calore del Natale. C’è chi come me non rinuncerebbe mai a raccoglierle personalmente nel bosco o chi invece preferisce acquistarle dal fruttivendolo sotto casa o nel negozio di fiducia. In ogni caso una volta raccolte o acquistate andranno consumate entro due settimane circa (sempre se conservate in luogo fresco e arieggiato), altrimenti perderanno la loro morbidezza e il loro sapore migliore.
Selezione e lavatura
Soprattutto se le avremo raccolte in bosco, la prima cosa da fare sarà scartare quelle malandate o rovinate dai forellini prodotti dai vermi. E il modo più veloce per compiere questa operazione sarà riempire una bacinella di acqua e immergervi le castagne. Tutte quelle che galleggeranno saranno da buttare. Essendo la polpa che pesa, se è mangiata dai vermi o poco sviluppata, la castagna galleggia.
I raccoglitori più esperti lasciano le castagne in acqua anche 5 giorni, in modo che la selezione sia il più corretta possibile e che il frutto si riappropri di una buona idratazione. A questo punto stenderemo bene le castagne e le lasceremo asciugare in un luogo arieggiato. Una volta asciutte le potremo conservare a lungo nel modo che riterremo più opportuno.
Congelazione
Le più sane e belle potranno stare in frigo a lungo, ma il modo migliore per mantenere intatto il loro sapore sarà quello di metterle in sacchetti sottovuoto in frigo o in freezer. Se non abbiamo la possibilità di praticare il sottovuoto mettiamole direttamente nel freezer in sacchetti o in appositi contenitori.
Come congelarle? Cotte o crude? Tagliate pronte per essere arrostite o ancora intatte? Come desideriamo.
In qualsiasi modo le avremo congelate saranno pronte all’uso. Anche se intonse potremo farle uscire all’ultimo momento e buttarle in pentola o tagliarle e metterle direttamente in padella o nel forno. Posso garantirvi che il loro sapore sarà ottimo, come se le avessimo appena raccolte.
Farina di castagne
Anche con la farina dolce, ottenuta dalla macinatura delle castagne secche, ottima per la preparazione del castagnaccio, ma anche di molti altri dolci, dovremo comportarci allo stesso modo.
Se non avremo occasione di consumarla tutta entro qualche mese, conviene congelarla o metterla sottovuoto. Togliere l’aria significa eliminare i responsabili dell’insorgenza di possibili muffe.
Se volete avere qualche informazione in più sulla castagna e sulla sua squisita farina leggete questo articolo su dove e come ancora oggi si produce in modo tradizionale una farina di castagne di altissimo valore.