La polenta, fumante e gialla come il sole, è uno dei piatti che durante i mesi invernali vanno per la maggiore. Servita sul classico tagliere rotondo, affettata con un filo di nylon, consumata al posto del pane con salumi e formaggi, condita con il sugo come usa di più nel Meridione, la polenta ha sempre il suo bel perché. Difficile non amarla.
Uno dei grandi pregi di questo cibo invernale è anche la sua versatilità. Se si esagera con la quantità, la polenta si può riciclare in mille modi. Qualche mese fa, Riciblog vi ha proposto tre ricette, oggi ve ne presentiamo altre e tre. E tutte altrettanto gustose.
Pizza di polenta avanzata con pomodoro
Uno dei modi per ridare nuova vita alla polenta avanzata è la pizza di polenta. Si tratta di un piatto veloce e facile da preparare, indicato anche per i celiaci dato che non contiene né lievito, né glutine. Ho provato la ricetta base, una sorta di pizza Margherita, utilizzando come condimento dei pomodori pelati (vanno bene anche i pomodorini freschi), mozzarella e una spolverata di Parmigiano. Il piatto si presta comunque a essere farcito a piacere con altri ingredienti come salumi, formaggi e verdure. Insomma, qualsiasi rimasuglio abbiate in frigo può essere utilizzato. Largo alla fantasia. Sulla quantità degli ingredienti, regolatevi in base a quanta polenta vi avanza.Ingredienti
- polenta avanzata
- pomodori pelati
- mozzarella
- parmigiano q. b.
- basilico fresco
- olio extravergine di oliva q. b.
- sale q. b.
Preparazione
Foderare con carta da forno una teglia. Metterci la polenta livellandola perfettamente. Lo strato deve avere uno spessore di circa uno/due centimetri. Tagliare in pezzi più piccoli i pelati, a cubetti la mozzarella e farcite la pizza di polenta. Spolverare il tutto con del parmigiano, condire con un filo di olio di oliva e un pizzico di sale. Mettere in forno preriscaldato a 200° e lasciare cuocere per 15/20 minuti. Prima di servire, si possono aggiungere delle foglioline di basilico fresco.Consigli
Se volete organizzare un aperitivo con gli amici, potete preparare in anticipo la pizza di polenta da tagliare poi in piccoli quadrotti da consumare come ‘finger food’. Per rendere la ricetta base ancora più saporita, al posto della normale mozzarella provate con quella di bufala. Nel caso vi fosse avanzato del pesto di basilico, utilizzatelo come condimento, spalmandolo sulla pizza di polenta, prima di farcire con il pomodoro e la mozzarella.Crocchette di polenta avanzata con cuore di formaggio
Un altro modo per riciclare la polenta avanzata è trasformarla in deliziose bombette ripiene di formaggio filante. Anche in questo caso la quantità degli ingredienti dipende da quella della polenta che avete a disposizione. Potete gustare le crocchette come spezza-fame, come antipasto, come stuzzichino per un aperitivo e anche come un secondo piatto da consumare insieme ai salumi o a qualche ortaggio.Ingredienti
- polenta avanzata
- 2 cucchiai di parmigiano reggiano o grana
- scamorza
- farina di mais (per impanare)
- olio di semi
- sale q.b.
Preparazione
Mettere la polenta in una ciotola, unire il parmigiano e aggiustare di sale. Amalgamare bene il tutto e con le mani inumidite formare delle palline di 3/4 cm di diametro. In ogni pallina formare un buco al centro nel quale mettere uno o due cubetti di scamorza che avrete tagliato in precedenza. Chiudere la pallina e passarla nella farina di mais, premendo in modo che aderisca bene alla sua superficie. Versare l’olio di semi in una padella e friggere fino a quando non diventeranno dorate. Mettere le crocchette su della carta assorbente in modo da eliminare l’olio in eccesso e servire le crocchette ben calde.Consigli
Come nel caso della pizza, si può variare la farcitura utilizzando altri tipi di formaggio filante oppure si possono aggiungere altri ingredienti. Ottimo il prosciutto cotto ma anche i funghi ci stanno bene. Le crocchette di polenta avanzata, oltre che fritte, si possono preparare al forno dopo essere state spruzzate di olio. Fare cuocere in forno ventilato a 200 gradi per 20/25 minuti, girandole delicatamente ogni tanto.Tartufi di polenta ricoperti di cioccolato fondente
Dopo la pizza e le crocchette, ecco un dolce sfizioso che si può preparare riciclando la polenta avanzata per ottenere dei golosi bon bon ricoperti di cioccolato fondente. D’altra parte il freddo, quello vero, pare che stia per arrivare e qualche caloria in più è concessa. Il cioccolato, poi, si sa, aiuta a migliorare l’umore, a ridurre lo stress e a stimolare la produzione di serotonina, cioè il cosiddetto ‘ormone della felicità’. Nella ricetta che segue la quantità degli ingredienti è calibrata su quella della polenta disponibile. Perciò, in base a quanta ve ne è rimasta, regolatevi in proporzione.Ingredienti (per 10 tartufi)
- 150 gr di polenta avanzata
- 50 gr di zucchero
- 50 gr di farina di mandorle
- 25 gr di burro
- latte
- 75 gr. cioccolato fondente
Preparazione
Mettere la polenta avanzata in una pentola e scaldare a fuoco basso, aggiungendo qualche cucchiaio di latte, facendo attenzione a che la polenta conservi la sua consistenza. Aggiungere il burro, la farina di mandorle, lo zucchero e mescolare bene. Il composto finale deve essere omogeneo e privo di grumi. Quando l’impasto si è intiepidito, con le mani umide, formare delle palline di circa 3 centimetri di diametro e metterle nel congelatore per circa 10 minuti. Nel frattempo sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Tuffare le palline una per volta nel cioccolato fuso e porle su una gratella con sotto un piatto per far scolare il cioccolato in eccesso. Prima di consumare i tartufi, attendete che il cioccolato si sia rappreso completamente.Consigli
Prima che il cioccolato si rapprenda del tutto, potete guarnire il tartufo con qualche scaglia di cocco. Per ricoprire i bon bon, al posto del cioccolato fondente si può utilizzare anche quello al latte o il cioccolato bianco.Tre curiosità sulla polenta
- La parola ‘polenta’ deriva dal termine latino ‘puls’, un piatto molto diffuso tra i Romani e i Greci, che veniva preparato con la farina di farro e consumato al posto del più moderno pane.
- In Guascogna (Francia) si prepara la Cruchade, una polenta cotta con latte e rum. Una volta stesa, si ricavano dei dischi che vengono fritti e cosparsi di zucchero.
- Perché il mais si chiama anche granoturco, visto che arriva dall’America? Secondo la leggenda, anticamente, quando una cosa proveniva da terre lontane, si diceva che era ‘turca’. Così il mais, originario del Continente Nuovo, venne chiamato granoturco. Oggi però non è necessario varcare l'oceano per trovarlo e possiamo provare anche a coltivarlo nell'orto.