Le ricette per festeggiare il Carnevale? Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Dolci o salate che siano, di questi tempi le vetrine dei fornai sono davvero una forte tentazione.
Le frittelle vuote o ripiene e le chiacchiere fritte oppure al forno fanno la parte del leone, ma altrettanto golose sono le specialità regionali, molte delle quali preparate con gli avanzi come si faceva una volta.
Dalla cucina povera c’è molto da imparare se non si vuole buttare il cibo e, spesso, sono proprio i piatti della tradizione contadina che riservano le sorprese più piacevoli per le nostre papille.
Ecco dunque tre proposte: due dolci e una salata per celebrare il Carnevale e contrastare gli sprechi.
Per i carri e gli eventi in maschera dobbiamo ancora aspettare. Consoliamoci con qualche piatto tipico di questa ricorrenza.
Da Mantova ecco il Fiapon di Carnevale
Piatto povero che più povero non si può, deve il suo nome alla sua consistenza. ‘Fiap’ in mantovano significa floscio. Proprio come questa frittella dolce che nelle campagne della bassa Padana (ma anche, pare, del Veneto) si preparava per festeggiare occasioni speciali, primo tra tutti il ‘Martedì Grasso’. Il fiapon si prepara con avanzi di polenta, qualche cucchiaio di farina, scorza di limone grattugiata e un po’ di zucchero semolato. La tradizione vuole che il fiapon abbia la forma di disco altro circa un centimetro. Se però preferite, potete dargli anche la forma di un quadrotto, di un cuore o di una stella. Largo alla fantasia. Le dosi che seguono mi sono servite per preparare 8 frittelle del diametro di 5/6 centimetri. Regolatevi in base alla quantità di polenta che vi è avanzata.Ingredienti
- 300 gr di polenta
- 100 gr circa di farina 00
- 60 gr di zucchero
- scorza di 1 limone
- olio di semi q.b.
Preparazione
Mettete la polenta avanzata dal giorno prima in una ciotola e sbriciolatela con le mani, aggiungete lo zucchero, la scorza di limone grattugiata. Poco alla volta, unite la farina. La quantità di farina può variare per eccesso o per difetto in base all’umidità della polenta. Lavorate bene l’impasto fino a quando non risulta bene amalgamato. Prendete un po’ di composto per volta e aiutandovi con un mattarello per spianarli formate dei dischi di 5/6 cm di diametro, alti circa un centimetro. In una padella, fate scaldare l’olio e friggete. Scolate i Fiapon e metteteli su una carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso. Spolverate con zucchero semolato e servite. I Fiapon sono buoni sia caldi che freddi.Consigli
La ricetta tradizionale prevede che i fiapon siano fritti con lo strutto. Perciò se lo avete e non vi interessa ‘stare più leggeri’, utilizzatelo tranquillamente. Il Fiapon si presta a essere consumato come dolce a fine pasto ma anche come stuzzichino a merenda. Io l’ho provato a colazione dopo averlo irrorato con lo sciroppo d’acero.In Abruzzo il Martedì Grasso si festeggia con le Pallotte cacio e ovo
Anche questo piatto proviene dalla tradizione della cucina povera. Le pallotte cacio e ova sono polpette saporitissime senza carne, preparate con pane raffermo e pecorino, ideali anche per i vegetariani. Tipiche soprattutto della provincia di Teramo e delle montagne abruzzesi, hanno origini antichissime e venivano preparate in occasione di ricorrenze particolari, ma soprattutto a Carnevale e nel giorno di San Martino (11 novembre) per festeggiare l’arrivo del vino nuovo. Provatele, sono una vera delizia per il palato. Con le dosi che vi suggeriamo potete preparare 10/12 pallotte di 3/4 cm di diametro.Ingredienti
Per le Pallotte cacio e ova- 100 gr di pane raffermo (utilizzate solo la mollica)
- 100 gr di pecorino abruzzese semi stagionato e grattugiato
- 2 uova
- sale q.b.
- pepe q.b.
- un ciuffo di prezzemolo fresco
- olio di semi
- 200 gr di passata di pomodori
- olio di oliva
- 1 spicchio d’aglio
Preparazione
Prima di iniziare la preparazione delle pallotte, preparate la salsa di pomodoro. In una casseruola mettere 2 cucchiai di olio di oliva e uno spicchio d’aglio. Quando l’aglio è dorato, aggiungete la passata di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco dolce per una ventina di minuti. Mentre la salsa è sul fuoco, preparate l’impasto per le pallotte. Tagliate la mollica del pane a pezzi e mettetela nel mixer. Frullate grossolanamente e mettete le briciole ottenute in una ciotola. Aggiungete il prezzemolo tritato, il pecorino, sale e pepe. Da ultimo unite le uova e lavorate il composto fino a quando non diventa omogeneo. Con le mani formate delle polpette e friggete. Scolate bene le pallotte per eliminare l’olio in eccesso, quindi ripassatele per una quindicina di minuti nella salsa di pomodoro che nel frattempo si è cotta alla perfezione.Consigli
Al posto del pecorino potete usare altri formaggi stagionati come, ad esempio, il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano. In alternativa potete utilizzare un mix di formaggi. Le pallotte sono ottime da gustare anche come finger food per un aperitivo oppure potete servirle come primo o come secondo. Se realizzate delle pallotte di piccole dimensioni potete ripassarle nella salsa per poi condire la pasta.Millefoglie di chiacchiere farcite con crema pasticcera
Si chiamano in mille modi diversi ma sono le regine dei dolci di Carnevale. Sono le chiacchiere o bugie o frappe o sfrappole o cenci o anche lattughe che spolverate di zucchero a velo oppure semolato riempiono le vetrine dei fornai o delle pasticcerie a partire dal giorno successivo a quello della Befana. La golosa ricetta che vi proponiamo può essere preparata con le chiacchiere avanzate (se proprio non ce la fate più a mangiarle ‘al naturale’) ma è anche un ottimo modo di gustarle con una ‘veste diversa’. Va detto che le migliori chiacchiere per preparare il millefoglie sono quelle fritte, più sottili di quelle cotte al forno che, comunque, vanno altrettanto bene.Ingredienti (per due porzioni)
- 6 chiacchiere
Per la crema pasticcera:
- 2 tuorli d’uovo
- 50 gr di zucchero
- 15 gr di amido di mais (oppure di farina 00)
- 250 ml di latte fresco interno
- la scorza di mezzo limone