Coldiretti torna sul tema dello spreco alimentare con un decalogo che raccoglie una serie di consigli utili a contrastare il fenomeno.
Si tratta di piccoli accorgimenti che però offrono un grande contributo se si vuole evitare di buttare il cibo nella spazzatura.
Tra questi: fare la lista della spesa, preferendo acquisti più ridotti ma più frequenti, tenere d’occhio la scadenza degli alimenti, privilegiare la spesa a km 0, acquistare prodotti di stagione per assicurarsi una maggiore freschezza e durata. E ancora, chiedere la doggy bag al ristorante se avanza qualcosa – lo fa spesso un italiano su tre a fronte di un 18% che la chiede raramente - e utilizzare gli avanzi, seguendo le innumerevoli ricette della cucina del riciclo.
In collaborazione con l’Istituto Ixè, l’associazione, che raccoglie più di un milione e mezzo di imprenditori agricoli in Italia, ha anche svolto un’indagine dalla quale emerge qualche dato incoraggiante, ma la strada da fare è ancora tanta.
Se infatti il 71% degli italiani dichiara di aver ridotto o addirittura annullato gli sprechi nell’ultimo anno, il 22% afferma di averli mantenuti allo stesso livello dell’anno prima e un 7% dice di averli aumentati.
D’altronde sono proprio gli sprechi domestici quelli che alimentano di più il fenomeno e che rappresentano il 54% del totale contro il 21% di sprechi ad opera della ristorazione, il 15% della distribuzione, l’8% dell’agricoltura, il 2% nella trasformazione per un valore economico totale di 16 miliardi di euro letteralmente buttati nella spazzatura nel giro di un anno.
Coldiretti si sofferma inoltre sull’etichetta e sulla scadenza dei prodotto, sottolineando la differenza tra le diciture ‘da consumarsi entro…’ e da ‘consumarsi preferibilmente entro…’, in linea con le norme contenute nella legge 166/2016, conosciuta anche come legge Gadda, una delle più innovative, se non la più innovativa, d’Europa.
I biscotti non consumati ‘preferibilmente’ entro la data impressa sulla confezione non vanno gettati come erroneamente alcuni fanno ma si possono mangiare tranquillamente. Al massimo, non saranno più così freschi e friabili. Diversamente, se si tratta di un alimento ‘da consumarsi entro’, è obbligatorio non andare oltre la data di scadenza indicata.
E sempre in tema di sprechi, l’associazione degli imprenditori agricoli ha firmato di recente un patto con la Fao, l’Organizzazione delle Nazioni unite per l’alimentazione e l’agricoltura, che intende combattere lo spreco nel mondo anche attraverso la valorizzazione delle filiere corte e dei mercati contadini.
Di seguito le 10 regole di Fondazione Campagna Amica, iniziativa promossa appunto da Coldiretti:
1) Fare la lista della spesa
2) Procedere con acquisti ridotti e ripetuti nel tempo
3) Preferire le produzioni locali e comprare nei mercati a km 0
4) Acquistare seguendo la stagionalità dei prodotti
5) Comprare la frutta con il giusto grado di maturazione
6) Separare le diverse varietà di frutta e verdura
7) Non tenere insieme i cibi che si consumano in tempi diversi
8) Controllare sempre l’etichetta
9) Chiedere la doggy bag al ristorante per consumare a casa gli avanzi
10) Cucinare con gli avanzi ricette antispreco