Dopo la legge n.166, entrata in vigore nel 2016 per contrastare lo spreco alimentare, anche la ‘doggy bag’ arriva in Parlamento. Di recente è stata infatti presentata una proposta di legge dal nome più che esplicito ‘Obbligatorietà Doggy Bag’. E sul tema c'è sempre più fermento. Come conferma anche l’incontro dedicato all’argomento dall’Università Politecnica delle Marche. Ad Ancona si sono riuniti di recente ricercatori provenienti da 30 Paesi per un confronto sull’argomento. Il tutto, alla vigilia della ‘Giornata Nazionale contro lo spreco alimentare’ in calendario per il 5 febbraio con l’11a edizione, quest’anno dedicata al tema ‘Stop #foodwaste’.
Cosa prevede la proposta di legge ‘ Doggy Bag’
Presentata dal deputato di Forza Italia Giandiego Gatta, primo firmatario della proposta, la normativa punta a incentivare nuovi stili di consumo, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi, in linea con quanto stabilito dal 12° obiettivo dell’Agenda ONU 2030. Cosa prevede? In soldoni:- L’obbligo per i ristoratori di fornire ai clienti che lo richiedono un contenitore riciclabile e riutilizzabile per portarsi a casa il cibo non consumato in loco.
- L’obbligo di fornire ai clienti informazioni sia sull’opportunità di portarsi via gli alimenti rimasti, sia sulla corretta conservazione dei cibi.
- Prevista anche la possibilità che il cliente stesso si porti da casa il contenitore.
- Sanzioni da 25 a 125 euro per gli esercenti in caso di mancato rispetto del provvedimento.