Rimpiattino è un sostantivo maschile che sino ad oggi abbiamo utilizzato per indicare un gioco tradizionale simile al nascondino - ma anche per richiamare una figura retorica. Ora, lo useremo anche al ristorante per richiedere con parole "nostrane" l'anglosassone Doggy bag, il contenitore, cioè, nel quale portare a casa eventuali porzioni di pietanze avanzate, per consumarle in un secondo tempo ed evitare che il cibo finisca nella spazzatura. E diremo: "Potrei avere un rimpiattino?".
Il nuovo nome è quello scelto tra le tante proposte fatte in seguito a un concorso indetto da Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Comieco (Consorzio Nazionale per il recupero e riciclo di carta e cartone) e rivolto al mondo della ristorazione italiana come seguito di una campagna avviata lo scorso anno contro lo spreco alimentare negli esercizi.
[btx_image image_id="1923" link="/" position="center"][/btx_image]E' la proposta del ristorante Duke's di Roma e sarà stampata su nuovi esemplari di confezioni in carta e cartone. Le stesse che, nella versione "anonima", erano state progettate e distribuite nei mesi scorsi negli esercizi interessati in tutto il Paese. Ora, i Rimpiattini arriveranno nei primi mille ristoranti. Altri 30mila esercizi, fanno sapere da Fipe, sono pronti a riceverle per offrirli ai clienti che desiderano portare a casa ciò che non sono riusciti a terminare.
"Rimpiattino non è un vero e proprio neologismo - ha motivato Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe -. E' un concetto che riporta alla cultura del "rimpiattare", del saper rielaborare gli avanzi del giorno precedente perché il cibo non si spreca non solo per ragioni economiche, ma per rispetto alla fatica e al lavoro necessari per portarlo in tavola".
Stoppani ha anche sottolineato come l'ufficio studi di Fipe abbia registrato, nelle sue rilevazioni, una crescente sensibilità al tema dello spreco alimentare da parte dei ristoratori: l'80% di quelli intervistati considera rilevante il problema e tra questi il 50,6% lo ritiene molto rilevante. Non solo, il 90% degli intervistati ha dichiarato di essersi già attrezzato con comuni contenitori in alluminio. Eppure, colti dall'imbarazzo, molti, troppi, clienti non chiedono di ricevere la parte del pasto avanzata per consumarla in un secondo tempo e questo avviene nella misura del 55%. Dalle rilevazioni risulta anche una parte di indifferenti al problema, il 18,5%... Ben venga quindi un accattivante Rimpiattino.
News Antispreco
Uncategorized
Ottobre 10, 2018