Ecofood Prime è la app che combatte lo spreco alimentare partendo da una spesa più consapevole.
Il suo funzionamento ricorda quello della app Last minute sotto casa, ma offre qualche funzione in più. Come, ad esempio, il ‘food organiser’ e l’‘ecofrigo’ virtuale.
Ideatori di Ecofood Prime sono Martina Emanuele e Giuseppe Blanca, fondatori di Olivia Srls, che hanno presentato il progetto all’interno dell’evento Expocook che si è svolto nel capoluogo siciliano a fine febbraio.
“Tutto nasce – spiega Martina Emanuele – da un bando promosso dalla Regione Siciliana per il quale era richiesto un progetto per il welfare da realizzare attraverso strumenti tecnologicamente avanzati. Da qui la nostra idea che interviene sul tema dello spreco alimentare ma al tempo stesso è in grado di coinvolgere, oltre ai negozianti, anche il consumatore, creando una comunità e incentivando una nuova solidarietà all’interno della stessa”. Attiva dal 1° marzo, per il momento solo nella città di Palermo, la app permette ai negozi, ai supermercati, alle pasticcerie, ai ristoranti e, più in generale, ai soggetti che si occupano della somministrazione di alimenti, aderenti all’iniziativa, di segnalare i prodotti che rischierebbero di restare invenduti perché prossimi alla scadenza oppure perché in eccesso o perché ‘esteticamente brutti’, ma ancora buoni da mangiare. I consumatori iscritti alla piattaforma possono, dal canto loro, visualizzare le offerte per poi comprare i prodotti proposti a prezzi scontati nei punti vendita più vicini a loro. Ecofood Prime raggiunge in questo modo tre obiettivi: l’utente può acquistare a prezzi vantaggiosi, il punto vendita recupera i costi di acquisto, risparmiando sullo smaltimento dell’invenduto, e lo spreco alimentare si riduce con ricadute positive anche per l’ambiente. “C’è un ritorno verso i negozi di prossimità – prosegue Martina -. E noi informiamo i consumatori su dove comprare a prezzi convenienti quei prodotti che potrebbero restare invenduti e quindi smaltiti. Alcuni negozianti sono inizialmente reticenti salvo accorgersi poi che iniziative di questo genere vengono apprezzate dai consumatori a beneficio del punto vendita stesso. Bisogna inoltre rendersi conto che il cibo non è solo una merce ma è una risorsa e, come tale, va rispettata. Perciò ci siamo concentrati su quello che chiamo ‘buisiness virtuoso’ del quale possono beneficiare tutti. Anche i più bisognosi.”. A questo proposito, Martina e Giuseppe hanno mappato tutte le onlus del territorio e reso disponibile l’elenco sulla app in modo che chiunque possa prendere direttamente contatto con le associazioni più vicine alle quali donare gli alimenti in eccedenza. “Noi ci limitiamo a fare da catalizzatore – dice Martina Emanuele – dopodiché è giusto che, tra chi dona e le associazioni, si crei un rapporto personale”.Per i privati la app mette a disposizione un ecofrigo virtuale attraverso il quale condividere con i propri contatti, tramite i social network, gli alimenti che, per un qualche motivo, si sa che non verrebbero consumati. Ma non solo.
Ecofood Prime è infatti dotato di un ‘food organiser’ capace di memorizzare la data di scadenza dei prodotti acquistati e che, a ridosso del termine, invia una notifica che ricorda all’utente di consumarli prima che finiscano nella pattumiera. “Siamo convinti che il cambiamento debba partire dal basso – conclude Martina -, indirizzando le nostre scelte verso comportamenti più consapevoli e virtuosi. La lotta allo spreco alimentare passa anche attraverso queste buone pratiche”. Il progetto, co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Siciliana, già conta su un buon numero di adesioni e, dopo la fase pilota, ci si augura che possa essere esteso a tutta l’Italia. La app è disponibile sia per smartphone Ios sia per Android. Le immagini sono tratte dal sito e dalla pagina Facebook di Ecofood Prime