La camomilla prima della buonanotte è un’abitudine che appartiene a molti. In realtà questa pianta ha molti altri usi: è il classico rimedio della nonna, buono per risolvere tanti piccoli problemi. Dall’agitazione all’insonnia, un pasto rimasto sullo stomaco, un mal di pancia. Non è un caso: bisogna sapere che la camomilla è una delle erbe medicinali più antiche conosciute dall'umanità.
Il problema è che la camomilla non ha un costo elevato, anzi. E’ facile dimenticare di averne ancora nella dispensa acquistandone oltre il necessario, accumulare filtri, dimenticarli, ritrovarli scaduti… che fare per evitare di farli scadere, oppure come utilizzarli quando sono scaduti evitando comportamenti da "spreconi"? Ci sono molte soluzioni e ne illustriamo alcuni buoni anche anche per utilizzare i filtri usati.
Cosa fare con le bustine di camomilla usate o scadute? 6 consigli
I fiori essiccati della camomilla contengono molte sostanze di origine vegetale, come terpenoidi e flavonoidi, che contribuiscono alle sue proprietà medicinali e ci accompagnano, appunto, da millenni con le numerose qualità: calmanti, sedative, antispasmodiche, antinfiammatorie, antipiretiche, antibatteriche e, dicono gli esperti, anche antimicotiche e analgesiche.
Viste le innumerevoli proprietà, per utilizzare le bustine di camomilla scadute o avanzate, o anche quelle usate - un po' come succede per riciclare i filtri del te - c’è solo l’imbarazzo della scelta. Hanno infatti un impiego nell’ambito della bellezza, per schiarire i capelli o per “risanare” le occhiaie, fare un impacco sulla pelle. Gli amanti del giardinaggio potranno utilizzarle nel compost o nella cura dell’orto. Ecco come fare.
Schiarire i capelli con la camomilla
La camomilla è spesso utilizzata per il suo potere schiarente sui capelli (soprattutto se sono castani o biondi scuri). Non solo, può anche essere utilizzato per le proprietà lenitive aiutando a calmare il cuoio capelluto irritato e riducendo il prurito. In quel caso, l'effetto desiderato sarà più pronunciato aggiungendo due o tre gocce di Tea Tree Oli alla camomilla.
Ma come utilizzarla? Si usa in impacco dopo lo shampoo ed ecco come procedere.
- Con 3 o 4 filtri, se scaduti, o qualcuno di più se già usati, immersi in almeno un litro di acqua portata a ebollizione si prepara l’infuso
- Si lascia raffreddare e si versa sui capelli, una volta lavati e tamponati con un asciugamano per eliminare l’acqua in eccesso
- Dopo almeno un’ora, risciacquare con acqua, meglio se tiepida
- Se si ha a disposizione uno spruzzino, lo stesso infuso può anche essere comodamente vaporizzato sulla chioma.
Un aiuto contro le occhiaie
La camomilla, dicevamo, ha proprietà lenitive. Ecco perché utilizzata sotto forma di impacchi, decongestiona gli occhi infiammati, lenisce le occhiaie. Può essere utilizzata alternando all'uso di bucce di banana che pure hanno un effetto benefico proprio contro le occhiaie.
Ecco il procedimento:
- Portare a ebollizione un dl di acqua e lasciare in infusione una sola bustina se intonsa o almeno un paio se già utilizzate, per 15-20 minuti
- Lasciare raffreddare (importantissimo) e, volendo, lasciare un altro quarto d’ora nel frigorifero.
- Assumere una posizione comoda, sdraiata o con un paio di cuscini sotto il capo
- Prendere due dischetti di ovatta sterile e applicare sugli occhi chiusi
- Tenere per 10-15 minuti
- Se si hanno a disposizione solo bustine già utilizzate, sarà semplice lasciarle un quarto d’ora nel frigorifero e poi posizionarle sugli occhi - sempre avendo assunto una posizione comoda - per 15-20 minuti.
Un'aggiunta per il compost
L’organico è il materiale residuo che produciamo in casa con gli scarti e avanzi della cucina o quando ci prendiamo cura delle nostre piante e del nostro giardino, potandole e rinnovando il terriccio. Non tutti gli avanzi casalinghi o anche di mantenimento di un giardino possono essere utilizzati per produrlo. Gli avanzi delle bustine di camomille sono tra le sostanze organiche che possono essere utilizzare per produrre il compostaggio domestico, utilizzando la compostiera domestica (l’attrezzatura adatta per chino ha un giardino.).
Di fatto la compostiera è tutto quello che serve: poi sarà sufficiente mescolare il contenuto della bustina agli altri avanzi.
Creare impacchi per la pelle
Grazie una buona azione anti infiammatoria e protettiva data dai flavonoidi che contiene, la camomilla apporta benefici in caso di infiammazioni della pelle. Allevia in fatti il fastidio dato da irritazioni e arrossamenti. Ecco un altro utilizzo per le bustine di camomilla dopo l’uso e anche le bustine di camomilla scaduteAnche in questo caso, realizzare l’impacco è semplice perché, a seconda delle zone del corpo sulle quali è necessario applicare l’impacco, ci si dota di quanto serve.
Una falda di cotone della dimensione necessaria e la quantità di acqua che serve per poterlo imbevere adeguatamente. In base a questa variabile si utilizza la corrispondente quantità di bustine di camomilla.
Scrub per il viso alla camomilla
Lo scrub esfoliante per il viso è una di quelle buone abitudini di cui si giova la pelle del viso e del corpo. Va però precisato che lo scrub non è per tutte le pelli ed è in particolare sconsigliato in presenza di acne, brufoli, situazioni infiammatoria del viso.
Fatta questa necessaria premessa, ecco come utilizzare le bustine di camomilla scadute - ma anche le bustine di camomilla usate sono ok per questo utilizzo - per preparare uno scrub con il quale esfoliare delicatamente la pelle del viso rendendola tra l’altro più giovane e luminosa.
Volendo, la ricetta è adatta anche per effettuare uno scrub sul resto del corpo - ad esempio per le gambe dal ginocchio in giù, per liberarle dalle cellule morte. Più efficace, in questo caso, tuttavia è la saponetta che si prepara con il riciclo dei fondi di caffè. Provare per credere.
Ingredienti
- 2 o più bustina di camomilla
- 1 cucchiaio di miele
- 1 cucchiaio di farina di riso
Procedimento
- Con 1 dl di acqua preparare una camomilla utilizzando 1 bustina se scaduta o 2 se già usate
- Versare in una ciotola, aggiungere il miele e fare sciogliere
- Aggiungere la farina di riso, quindi la camomilla della seconda bustina. Amalgamare il tutto
- Stendere il composto sul visto e lasciare in posa una decina di minuti approfittandone per rilassarsi
- Quindi, con le mani inumidite, esercitare sul viso un lieve massaggio per un paio di minuti
- Sciacquare con acqua tiepida e poi fredda
- Asciugare e stendere un velo di crema idratante
Un aiuto per le scottature
Ci sono quelle persone che, pur sapendo di avere una carnagione delicata, finiscono per scottarsi nei primi giorni di mare. Niente paura, si può risolvere senza acquistare prodotti (e quindi risparmiando) e, anzi, lavorando in ottica antispreco. Anche qui una nota: la scottatura deve essere lieve, non grave. In quel caso servono prodotti ad hoc per risolvere.
Anche in questo caso si possono recuperare quelle bustine di camomilla scadute che avevate messe da parte per uno degli utilizzi adatti, senza buttarle via. Bene anche le bustine di camomilla già usate, in numero superiore perché in parte già esaurite, qualora ne siano state messe da parte.
Per procedere sarà sufficiente:
- preparare tazza di camomilla carica con anche un paio di bustine scadute (se sono usate ne servono tre o quattro). Per ottenere un infuso molto concentrato lasciare le bustine nell’acqua bollente sino a 15 minuti circa
- Infuso che poi dovrà essere lasciato raffreddare quindi posto in frigorifero. Deve infatti essere freddo per esercitare una doppia azione: anche il freddo ha un potere anti infiammatorio
- Ultimo passaggio: si immerge una falda di cotone o un sottile strato di garze (tre o quattro) nella camomilla, si lascia sgocciolare, si posiziona sulla parte scottata
- Si ripete il passaggio tre o quattro giorni facendo in modo che ad ogni applicazione la camomilla sia sufficientemente fredda.