Ogni anno, durante le festività natalizie, finiscono nella pattumiera circa 500mila tonnellate di cibo, per un esborso economico pari a 80 euro a famiglia. E’ proprio in questo periodo di pranzi e cene che lo spreco alimentare tocca i picchi più alti (+30%) e le conseguenze (negative) coinvolgono non solo il portafoglio ma anche l’ambiente. Basti dire che ogni tonnellata di cibo gettato nella spazzatura produce 4,2 tonnellate di CO2.
Come contrastare gli sprechi a Natale
Per contrastare il fenomeno dello spreco alimentare in famiglia si possono adottare diversi accorgimenti. Si raccomanda:- di fare una spesa oculata, calcolando con precisione le quantità di cibo che davvero servono e che si pensa siano consumati,
- se proprio restano degli avanzi, si consiglia di condividerli con amici e parenti,
- riciclate gli avanzi per altre preparazioni,
- conservate nel freezer ciò che rimane dai pranzi e dalle cene delle festività. Gli avanzi torneranno utili quando si ha voglia di qualcosa di già pronto, senza doversi mettere ai fornelli.
Cosa fa la Grande Distribuzione
- Esselunga, al posto del consueto spot di Natale, ha lanciato la campagna ‘Non c’è una spesa che non sia importante. Anche quella che non fai’ che mette l’accento sulle eccedenze che restano invendute. Lo spot racconta la lunga collaborazione dell’insegna con il Banco Alimentare, organizzazione che si occupa costantemente della raccolta delle eccedenze e della loro successiva distribuzione ai bisognosi.
- In Coop prosegue l’iniziativa contro lo spreco ‘Buon Fine’. In cosa consiste? Gli alimenti in via di scadenza o quelli la cui confezione è danneggiata, ma ancora buoni da mangiare, trovano posto in un apposito spazio del mercato per essere venduti a prezzi scontati. E, se i prodotti in offerta restano invenduti, vengono raccolti e poi regalati ad associazioni e a enti benefici. Come, ad esempio, le Cucine Popolari, realtà bolognese che offre cibo gratuito a chi non può permetterselo.
- Ancora più singolare il progetto avviato in Francia da Carrefour. Per sensibilizzare i consumatori al tema dello spreco alimentare, la catena ha rimosso o modificato le date di scadenza e il Tmc (Termine minimo di conservazione, ovvero il “da consumarsi preferibilmente entro…”) di più di 500 prodotti. Tra questi, lo zucchero, l’aceto e il sale che non scadono mai se ben conservati. L’obiettivo è sensibilizzare e responsabilizzare maggiormente i consumatori, anche tramite la promozione di campagne educative.
Le App in aiuto dei più bisognosi
- Grazie a un accordo con Emergency, la tech company Aton ha sviluppato la app Food Hubber per ora utilizzata dall’Hub Aiuto Alimentare Cuccagna inaugurato ad ottobre nel Municipio 4 di Milano. L’iniziativa, presentata pochi giorni fa, serve per la gestione degli hub di aiuto alimentare alle persone in difficoltà. La app è stata rilasciata come software libero e open source per tutti gli hub di aiuto alimentare che vorranno servirsene ed è disponibile su GitHub (GitHub – proofrock/foodhubber: Manage a Food Hub, Emergency style).
- Too Good To Go prosegue anche quest’anno la campagna “Save the Panettone”, iniziativa post festività natalizie che l’anno scorso ha permesso di salvare 3.800 bag. Il progetto punta a recuperare i dolci e altre specialità tipiche natalizie rimaste invendute dopo le feste. Le bag “Save the Panettone” si possono comprare tramite l’app Too Good To Go sino al 28 gennaio prossimo, scegliendo il punto vendita tra gli oltre 600 che hanno aderito alla campagna.
- Per il Natale 2024 la app Sprecometro propone suggerimenti contro lo spreco alimentare con le ricette di due Maestri dell'Alta Cucina, Moreno Cedroni e Filippo la Mantia. La app è stata sviluppata dall’Università di Bologna – Distal ed è nata nell’ambito della campagna di sensibilizzazione Spreco Zero. Sprecometro, entrata di recente nella selezione delle Buone Pratiche ASviS, converte in valore economico il peso dello spreco alimentare e misura l’impronta carbonica e idrica dello stesso.
I numeri dello spreco alimentare a Natale
Da un’indagine realizzata da Too Good To Go in collaborazione con YouGov emerge che:- l’86% degli intervistati dichiara di sprecare cibo durante le festività natalizie
- il 37% dice di buttare nella spazzatura oltre un quarto del cibo acquistato
- i dolci tipici come panettoni, pandori e torte sono gli alimenti più sprecati (40%)
- segue il pane con uno spreco del 35% rispetto alle quantità acquistate
- gli avanzi di antipasti, torte salate, salumi e stuzzichini si aggiudicano infine una quota di spreco del 25%.