La farina scaduta? Si può riutilizzare in molti modi purché ancora integra e priva di farfalline o altri insetti. D’altra parte perché buttare un alimento così prezioso le cui origini risalgono a migliaia di anni fa e che, come sembra, fu prodotta per la prima volta proprio in Italia, nel Gargano? Ma tornando alle farina scaduta, vediamo come riciclarla. Per prima cosa bisogna fare attenzione alla data impressa sulla confezione (nel caso della farina la dicitura è “consumare preferibilmente”). Dopo tale scadenza, entro un certo limite, che varia a seconda della tipologia, si può ancora usare per preparazione di torte dolci o salate. Trascorso questo secondo termine, meglio utilizzare la farina per altri impieghi fuori cucina . Purché, va sempre ricordato, ancora in buono stato di conservazione.
Gli impieghi della farina scaduta fuori cucina
Così come nel caso di altri alimenti scaduti, ad esempio le uova oppure le bustine di the, anche la farina, una volta non più commestibile, può essere impiegata per altre funzioni. Potete usare la farina scaduta come detergente per la casa, per la cura della pelle e per la bellezza dei capelli. E, ancora, con l'aggiunta di un po’ di acqua e di zucchero, può diventare utile per la preparazione di una colla fai-da-te, come facevano anche le nostre nonne. Può inoltre funzionare da repellente naturale per tenere lontane le formiche se distribuita alla base di una pianta. Ecco qualche esempio di come recuperare la farina scaduta per realizzare prodotti cosmetici 'green' per il viso e per i capelli.Maschera purificante per il viso con farina bianca
Gli effetti sulla pelle delle maschere preparate con la farina cambiano a seconda del tipo di farina stessa. Quella di ceci, ad esempio, se mescolata con succo di cetriolo, è lenitiva e combatte gli arrossamenti, mentre la farina di avena scaduta, grazie alle sue proprietà emollienti, è ottima per le pelli secche. Di seguito, una maschera che si può realizzare con della comune farina bianca per purificare la pelle del viso.Ingredienti
- 100 gr di farina scaduta
- ½ vasetto di yogurt bianco intero
- 1 cucchiaino di miele
- 1 cucchiaino di olio di oliva
Procedimento
- In una ciotola, unite la farina, lo yogurt, il miele e l’olio di oliva.
- Mescolate bene fino a ottenere un composto omogeneo e privo di grumi.
- Applicate la preparazione sul viso e lasciate agire per circa 30 minuti.
- Risciaquate bene il viso con acqua tiepida e asciugate tamponando.
Scrub per il corpo con la farina d’avena
Se volete arrivare all’estate con una pelle impeccabile e priva di cellule morte, provate lo scrub preparato con la farina di avena scaduta. L'azione esfoliante dell’avena renderà liscia e morbida la pelle, pronta per affrontare in salute il sole estivo.Ingredienti
- 3 cucchiai di farina di avena
- 2 cucchiai di fiocchi di avena
- 1 cucchiaio di sale fino
- olio di oliva q.b.
Procedimento
- Mettete in una ciotola la farina, i fiocchi, il sale e mescolate.
- Unite l’olio di oliva quanto basta per amalgamare tutti gli ingredienti.
- Applicate il composto sulla pelle del corpo e massaggiate con movimenti circolari, esercitando una leggera pressione.
- Risciacquate e applicate la normale crema per il corpo.
Uno shampoo con farina di ceci per i capelli grassi
La farina di ceci scaduta può essere impiegata per la preparazione di uno shampoo naturale al 100%. Questo shampoo è particolarmente adatto per i capelli grassi perché assorbe il sebo ma non è aggressivo per la cute del cuoio capelluto. Anche questa è una pratica antispreco che salva la farina dal secchio della spazzatura.Ingredienti
- 3 cucchiaio di farina di ceci
- 200 gr. di acqua
Procedimento
- In un recipiente mescolate bene la farina di ceci e l’acqua.
- Inumidite i capelli e utilizzate il composto come fosse un normale shampoo, massaggiando la cute per qualche minuto.
- Risciacquate, applicate il balsamo e procedete come di consueto.
Gli utilizzi per la casa: come pulire e lucidare rame e acciaio
La farina scaduta, oltre che per la pelle e per i capelli, è utile per far risplendere gli oggetti di rame che, con il passare del tempo, si sono anneriti, perdendo la loro lucentezza. La stessa cosa vale per gli oggetti di acciaio, a partire dal lavello della cucina, che piano piano tende a diventare opaco. Anche in questo caso, la farina scaduta è un’ottima soluzione antispreco e a costo zero.Come far risplendere il rame con la farina scaduta
Le pentole e i contenitori in rame, che spesso si vedono appesi nelle cucine, sono belli. Ma col tempo tendono ad annerirsi e a perdere lucentezza. Per farli tornare come nuovi, potete utilizzare pochi ingredienti che certamente avete in casa senza ricorrere a detergenti chimici e costosi.Ingredienti
- 3 cucchiai di farina scaduta
- 3 cucchiai di aceto bianco
- 3 cucchiai di sale fino
Procedimento
- In una ciotola, mettete la farina, l’aceto e il sale.
- Mescolate bene fino a ottenere un pappetta omogenea.
- Applicate il composto sull’oggetto da ripulire.
- Lasciate agire fino a quando la pappetta non sarà asciutta.
- Trascorso il tempo, eliminate il composto con un panno morbido e asciutto.
La farina per un lavello sempre lucido
I lavelli in acciaio inox, con il tempo, tendono a perdere lucentezza a causa dell’utilizzo continuo e del calcare contenuto nell’acqua. Provate a trattarli con la farina scaduta. La farina non farà miracoli, ma sicuramente aiuterà ad aggiungere lucentezza ai vostri lavelli.Ingredienti
- Farina q.b.
- Un panno morbido
Procedimento
- Pulite il lavello con il normale detergente.
- Risciacquate e asciugate tutto perfettamente.
- Spolverate il lavello con la farina e strofinate la superficie con un panno asciutto.
- Eliminate la farina in eccesso con uno strofinaccio morbido.
- Risciacquate con acqua calda e asciugate.
Quanto dura la farina oltre la scadenza?
La durata della farina, oltre la data di scadenza impressa sulla confezione, dipende dalla tipologia. Potete dunque utilizzarla in cucina ma a patto che sia ancora ben conservata e priva di filamenti, insetti o farfalline. Anche l’odore e il colore sono segnali dello stato di conservazione. Ecco quanto durano le diverse farine per poter essere ancora consumate in sicurezza e tranquillità:- la farina bianca di grano tenero o duro, così come quella di riso, di avena e di mais, ha una durata di circa 6 mesi dalla data di scadenza,
- la farina di ceci è commestibile sino a circa 5 mesi dalla data di produzione,
- la farina integrale si può utilizzare sino a due mesi dopo la scadenza. Questo perché, rispetto a quella raffinata, è meno trattata. Di conseguenza, conserva maggiormente le sue proprietà originali ed è quindi più a rischio di deterioramento.