Cremona darà presto il via ad attività di recupero e distribuzione dei prodotti alimentari. Obiettivo: la solidarietà sociale e il recupero delle eccedenze alimentari. E’ un’iniziativa voluta dalla giunta comunale: sarà possibile grazie a un apposito protocollo d'intesa firmato con l'associazione di promozione sociale “No Spreco”.
[btx_image image_id="1882" link="/" position="overlapleft"][/btx_image]Forte dell'esperienza e collaborazione con associazioni locali, “No Spreco” predisporrà un piano di recupero delle eccedenze alimentari. Darà agli operatori del territorio strategie e strumenti efficienti (e di semplice utilizzo) per rendere possibili le donazioni dei prodotti alimentari invenduti e quindi la loro distribuzione attraverso la rete di contatti creata negli anni.
“Grazie a questo accordo – dice l’Assessore all'Ambiente del Comune di Cremona, Alessia Manfredini, autrice della proposta - sarà possibile avviare un percorso virtuoso per il recupero e la distribuzione delle eccedenze alimentari e dei prodotti freschi invenduti. Non solo: potremo creare una rete di contatti strutturata e funzionale che riesca in maniera efficace e misurabile a contrastare, nel breve e medio termine, il fenomeno dello spreco e a contenere la produzione di rifiuti”.
Cremona - che ha sottoscritto il Milan Urban Food Policy Pact, l’impegno per sviluppare sistemi alimentari sostenibili - non è affatto nuova a iniziative che rientrano nel quadro dell’economia circolare e che sono mirate proprio a combattere lo spreco del cibo. Diversi progetti sono già in corso e tra questi “Tenga il resto” e le azioni di sensibilizzazione presso le mense scolastiche.
[btx_image image_id="1876" link="/" position="right"][/btx_image]Poi c’è “Last minute market”, pensato per favorire il recupero e la donazione di eccedenze alimentari e prodotti in scadenza a fini sociali e ambientali per la riduzione dei rifiuti. E’ stato il progetto più votato tre i cinque messi in gara all’interno di UrbanWINS, iniziativa di matrice europea (fa parte del programma dell’Ue Horizon 2020) che studia il modo in cui le città consumano risorse e prodotti e in cui eliminano gli scarti che ne derivano; che individua attraverso attività di ricerca e sperimentazione sul campo, buone pratiche e strategie per il contenimento della produzione di rifiuti dello spreco di risorse. Le altre città che con progetti diversi partecipano al progetto sono Albano Laziale, Bucarest, Leiria (Portogallo), Manresa (Spagna), Pomezia, Sabadell (Spagna), Torino.
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Settembre 29, 2018