Le fave sono legumi ottimi sia freschi sia secchi. Possono essere cucinate in una gran varietà di modi in abbinamenti ad altri ingredienti come vuole la tradizione (famosa l’incapriata cucinata nel sud dell’italia, che unisce il puré di fave alla cicoria lessata) o anche secondo i dettami delle nuove conoscenze della nutrizionistica. Forse negli ultimi anni un po’ dimenticate, soprattutto al nord, oggi sono rivalutate in virtù delle tante proprietà che cerca di segue un’alimentazione sana. Sono infatti un’ottima fonte di minerali, vitamina B1, proteine e fibre vegetali, acido folico. E sono povere di calorie. [btx_image image_id="1364" link="/" position="right"][/btx_image]
Numerosi, dicevamo, gli abbinamenti, che cambiano a seconda delle regioni. Universalmente famoso, anche se da centellinare, quello con il salame. Meno noto, invece, ma salutista, l’accompagnamento delle fave crude alle noci e a qualche scaglia di formaggio grana. Bene con la pasta o con i cereali in un piatto asciutto o anche in una zuppa. Ottime frullate in una purea da abbinare alla cicoria saltata. La lista può essere molto lunga data la duttilità di questi legumi che, se acquistati secchi, possono essere consumati nell’arco di tutto l’anno. Mentre per averli freschi bisogna attendere la primavera.
Ed è proprio la primavera il periodo giusto per consumare questa verdura nella sua interezza, utilizzando cioè il baccelli avanzati. Ricchissimi di fibre, hanno tutte le proprietà che conseguono da questa caratteristica. Saltati in padella sono un contorno delizioso da abbinare a una pietanza principale, sia una carne o un pesce o uno sformato anche solo di uova e verdura. Provare per credere.
Ed ecco come procedere.
Difficoltà: facilissimo
Tempo di preparazione: 15 minuti per il lavaggio e la pulitura e la preparazione, 30 per le fasi successive
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Ingredienti per 4 persone:
- un kg di fave
- 1 spicchio d’aglio
- peperoncino fresco o secco, intero o già sminuzzato, nella quantità desiderata secondo i gusti
- due cucchiai di olio evo
- sale, pepe qb
Attrezzatura necessaria- 1 piccolo tagliere meglio se di legno
- 1 coltello con seghetto
-1 pentola adatta alla cottura con acqua o al vapore
-1 casseruola di media grandezza
- 1 cucchiaio di legno
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Prima fase: è importante che - prima di essere svuotati dalle fave al loro interno - i baccelli siano ben ripuliti da ogni impurità. Il consiglio è che siano lasciati in ammollo per il tempo necessario. Aprendoli per estrarne le fave, si faccia attenzione a mantenerli il più possibile integri. Le bucce devono poi essere private delle estremità, liberate dal filamento e tagliate in tre o quattro parti.
Seconda fase: sbollentare le scorze in una pentola con due dita d’acqua, chiusa con un coperchio naturalmente, o passati al vapore. Tempo di cottura: una dozzina di minuti a seconda di quanto sono tenere o meno. In ogni caso devono restare croccanti.
[btx_image image_id="1363" link="/" position="left"][/btx_image]Terza fase: scaldare l’olio, l’aglio, il peperoncino nella casseruola. Lasciare soffriggere poco o più a lungo a seconda dei gusti. Aggiungere i baccelli e lasciarli cuocere per cinque o sei minuti a fiamma alta aggiungendo due o tre cucchiai del brodo vegetale ottenuto con la bollitura. Quindi spegnere e completare con sale e pepe. Ottimi serviti anche solo con una fetta di pecorino.
Gli scarti della nonna
Aprile 26, 2018