Ormai lo hanno capito anche i muri: il cibo non si butta! Recuperare gli scarti alimentari è diventata la ‘mission’ di molti e sicuramente lo è di Last Minute Sotto Casa. Questi signori si sono inventati una piattaforma digitale per mettere in contatto i negozianti di una determinata zona, che hanno degli scarti a rischio ‘pattumiera’, con gli abitanti che abitano nelle vicinanze, a cui viene offerta l’opportunità di comprare a prezzi scontatissimi merce di giornata, ancora fresca e comunque assolutamente non scaduta. Un’occasione che ambo le parti possono sfruttare con pochissimo sforzo: basta scaricare l’App sul proprio telefonino. I commercianti inseriranno il loro surplus e i clienti riceveranno messaggi di ciò che è disponibile nelle vicinanze.
Quante volte vi sarà capitato di entrare in un negozio a fine giornata e vedere che ci sono ancora cose invendute, perché un cliente non è passato a ritirare ciò che aveva ordinato, oppure perché una determinata pietanza non è stata richiesta o acquistata come consueto o semplicemente perché è davvero difficilissimo fare i conti al millimetro e non creare avanzi. Impossibile per qualsiasi commerciante, la scelta è: perdere le vendite o evitare gli scarti? Ma allora perché non evitare l’uno e l’altro!
A Francesco Ardito, fondatore, di questa sturt-up innovativa a vocazione sociale, l’idea di creare questo ‘social market’ è giunta proprio così, recandosi una sera dal fornaio quasi in chiusura per comprare il pane e vedendo che accanto al pane c’era una teglia di focaccia ancora invenduta. E’ stata la classica scintilla che ha acceso l’idea e dopo poco è partito il progetto.
Adesso Last Minute Sotto Casa, che si definisce ‘la più grande community digitale antispreco’, conta quasi 80 mila utenti registrati e oltre 1.000 negozianti iscritti, soprattutto a Torino, da dove è partita l’iniziativa, ma anche Milano, Lucca, Roma e molti altri piccoli centri. A fornirci questi numeri è Davide Bissacco, responsabile commerciale della sturtup “Ci vuole tempo perché questo nuovo modo di pensare si sviluppi. Uno dei primi ostacoli è l’aspetto tecnologico: ancora oggi molti negozianti non hanno completa dimestichezza con i mezzi digitali, per cui o hanno qualche figlio che possa dare loro una mano o altrimenti, seppure inserire le proprie rimanenze all’interno della piattaforma sia semplicissimo, vuoi per l’età, vuoi per l’attitudine, per loro si presenta come una complicazione che non si sentono di affrontare”.
I numeri tuttavia crescono: “Senza dubbio il potenziale di sviluppo è enorme - spiega ancora Bissacco - soprattutto quando vengono compresi appieno i vantaggi: non solo il negoziante vede trasformare gli evidenti avanzi in introiti insperati, ma spesso grazie alla nostra App entrano nel loro negozio nuove persone, che possono poi diventare clienti abituali”. I commercianti usufruiscono di un ritorno mediatico gratuito e possono contribuire (cosa che non abbiamo ancora detto, ma è lo scopo principale di Last Minute Sotto Casa) a salvare tantissimo cibo dalla discarica. “E sappiamo bene quale difficoltà creino i rifiuti organici alle pubbliche amministrazioni cittadine” conclude Bissacco.
Se avete ancora qualche dubbio guardate questo video sul funzionamento di Last Minute Sotto Casa, un progetto conveniente per tutti le parti coinvolte: ringraziano i negozianti, ringraziano i consumatori, ma soprattutto ringrazia l’ambiente :)
Alice says
Ottima cosa..