A partire dal 7 aprile, nella scuola d’infanzia e primaria di Borgarello, in provincia di Pavia, prenderà il via MenSana, un
innovativo progetto pilota che punta a ridurre lo spreco di cibo nelle mense scolastiche. Protagonisti dell’iniziativa, oltre alle scuole coinvolte, sono la cooperativa La Rosa dei Venti, che si occupa della preparazione e della gestione dei pasti per i ragazzi, PlanEat, società che opera con la mission di contrastare lo spreco alimentare, e l’Istituto Universitario di Studi Superiori (Iuss) di Pavia che elaborerà i dati raccolti durante la fase pilota. Tutto questo sarà possibile grazie all’introduzione dell’app MenSana, sviluppata da PlanEat Scuola, divisione creata per l’occasione da PlanEat, e che sarà disponibile sia su desktop sia su mobile. A conferma di come le app si stiano rivelando efficaci nella lotta allo spreco di cibo.
visualizzare i menu disponibili dando modo alle famiglie di scegliere determinati piatti a seconda dei gusti. “Va però anche precisato – spiegano dal marketing di PlanEat – che la scelta avverrà tra piatti diversi ma, rigorosamente, con lo stesso valore nutrizionale. L’alternativa a una zuppa di verdure, ad esempio, non potrà essere un piatto di pasta asciutta”. I piatti proposti (due primi, due secondi e due contorni) sono studiati con il contributo del nutrizionista di PlanEat Francesco Stucchi.
Altra novità, elaborata per rendere la scelta ancora più semplice e consapevole, è che nei menu saranno specificati gli allergeni contenuti, informazione non presente nei menu su carta.
“Nei menu – proseguono dal reparto marketing di PlanEat – sarà anche possibile selezionare la porzione tra “assaggio”, per consentire al bambino di capire se un piatto piace oppure no, “porzione intera” e “mezza porzione”. Tutte queste opzioni puntano a ridurre lo spreco di cibo perché diminuiscono la possibilità di lasciare nel piatto avanzi che non piacciono e che poi dovrebbero essere buttati via”. In questa fase, la cooperativa La Rosa dei Venti, con un particolare sistema di pesatura, misurerà quotidianamente la quantità di cibo avanzato in mensa. I dati verranno poi raccolti ed elaborati dallo Iuss. Altre informazioni utili, riguardanti le abitudini alimentari dei ragazzi e lo spreco di cibo, sono state raccolte attraverso un questionario alle famiglie e di queste risposte al questionario si è già tenuta traccia.
La prima finalità del progetto MenSana è la riduzione dello spreco di cibo nelle mense scolastiche. Inoltre, parallelamente allo svolgimento del progetto, sono previsti dei laboratori per educare i ragazzi al tema dello spreco alimentare e renderli più consapevoli nelle loro scelte. Durante il periodo di sperimentazione, verranno organizzati incontri di sensibilizzazione con le famiglie a cui prenderanno parte anche psicologi e nutrizionisti. A guidare i bambini nel percorso sarà invece Futura, personaggio di fantasia che si ispira ai principi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’Onu.
Il progetto punta anche a trovare una soluzione al problema della gestione delle mense che, ai fini dello spreco di cibo, presenta diverse criticità, anche per la mancanza di dati certi e l’assenza di un monitoraggio sistematico. Tuttavia, tanto per capire le dimensioni del problema, basti dire che Slow Food ha stimato che ammontano a circa 2 milioni i pasti serviti giornalmente in Italia nelle mense, soprattutto nelle scuole d’infanzia e primaria. Buona parte del cibo viene però buttato via a causa, tra l'altro, di inefficienze, mancanza di politiche di recupero e di menù personalizzati. Più in particolare, secondo i dati del progetto Reduce, ammonterebbe a 120 gr la quantità di cibo che, giornalmente e per ogni bambino, finisce nella spazzatura con uno spreco pari a circa il 22% del pasti preparati.

Come funziona il progetto MenSana
Attraverso un badge, il software MenSana permetterà di rilevare la presenza a scuola del bambino e di
Gli obiettivi dell’iniziativa

L’elaborazione dei dati sullo spreco di cibo
Alla fine della sperimentazione, i dati raccolti verranno elaborati da un team dello Iuss di Pavia, guidato dalla professoressa Giulia Mattavelli, con l’obiettivo di valutare l’impatto dell’iniziativa e di misurare la riduzione dello spreco e, quindi, l’efficacia del progetto. I risultati saranno pubblicati sul sito internet dedicato, anche al fine di allargare ad altre scuole interessate la partecipazione all’iniziativa. Sul sito sarà presente anche una sezione informativa sulle buone pratiche del progetto e un ricettario con i piatti più graditi ai bambini. Il tutto scaricabile gratuitamente. Il progetto è stato finanziato grazie al bando Pnrr promosso da OnFoods, una partnership allargata a università, centri di ricerca e aziende che raccoglie e coordina il lavoro di 26 organizzazioni pubbliche e private, attive nella ricerca scientifica e nell’innovazione sostenibile dei sistemi alimentari.Mense scolastiche e spreco di cibo

Chi sono i partner del progetto MenSana
L’iniziativa è possibile grazie alla collaborazione di:- gli alunni della scuola d’infanzia e primaria di Borgarello (Pavia) e le loro famiglie,
- PlanEat Scuola, divisione della società benefit PlanEat, fondata da Nicola Lamberti. La società ha lanciato qualche anno fa un servizio di food delivery che permette di programmare i pasti settimanalmente. Come? Attraverso la consegna a domicilio sia di piatti pronti, sia degli ingredienti già lavati e pesati pronti da cucinare. Obiettivo: combattere lo spreco alimentare grazie a una corretta pianificazione,
- la cooperativa sociale La Rosa dei Venti, di cui è presidente Patrizia Silva e vicepresidente Giacomo Fontana, è attiva in diversi settori della ristorazione. Tra questi, le mense di asili nido e scuole, di residenze sanitarie e di centri diurni per disabili e anziani,
- l’Istituto Universitario di Studi Superiori (Iuss) di Pavia, centro di eccellenza accademica di fama internazionale. La scuola, unica del genere in Lombardia, propone programmi di formazione e ricerca avanzata.
